SASS Canoa Canadese

Area Soci


da Verona a Venezia in canoa    (Raccontata da Renzo )



     E' passato qualche mese da quando sette componenti del gruppo
 S.A.S.S.,CANOA AMATORIALE, DI VERONA HA REALIZZATO IL SOGNO DI OGNI
CANOISTA.

     Per la decisa volontà dei nostri  giovani   e di qualche
 meno anagraficamente giovane, socio, il piccolo gruppo si e'
avventurato nella discesa in canoa lungo l'Adige,da Zevio a Pellestrina,
l'isola del nostro compagno di viaggio Paolo. (a due passi, si fa per dire,
 meglio pagaiate da piazza San Marco).

      Aiutati nella spedizione fino al momento dell'imbarco dal sass e amici
e parenti,
che  salutavano come un tempo si usava fare nelle antiche stazioni,
approfittando della abbondante portata del fiume, il viaggio si e' svolto in
meno di tre giorni, per un totale di 18 ore di colpi di pagaia
per ben 130 kilometri.

    Partiti al ponte di Zevio, dopo una prima difficile ricerca del punto di
imbarco,
necessaria per le mutate condizioni del fiume, stracarichi,  e dopo un
frugale pranzo presso la ben conosciuta zona di Albaredo d'Adige, i nostri
sono arrivati a Legnago dove   la cittadinza in festa  ci ha accolto, pur
sudati, con festeggiamenti  di amici riconosciuti per caso mentre si passava
in mezzo al fiume.
Cosi rinfrescati e  irrorati da abbondanti libagioni di birra, dopo aver
riposato, ospiti  su una barcaccia   di un club esclusivo ,  si e' visitato
una bella isola, utilizzata da scout.

 Il primo pernottamento, dopo la cena presso l'agriturismo TRE RONDINI,
e'stato in un boschetto IN TENDA IN RIVA AL FIUME.
 IL GIORNO DOPO  LA PORTATA DEL FIUME e' AUMENTATA , QUINDI ANCHE LA
CORRENTE,e il livello e' salito di circa un metro.

    Rinvigoriti da salutare sonno, i nostri hanno navigato fino a Boara
Pisani, in Rovigo,
tra lo stupore e l'incredulita'  dei contadini che li incontravano durante
le soste.
     Si chiedevano come eravamo arrivati fin lì, e prendendoci per  quasi
marziani,  ripetevano e chiedevano con insistenza  la domanda dove avevamo
lasciato l'auto.

     Posti magnifici, e natura rigogliosa sulle sponde, allietavano la
fatica del canoista. Nell'entusiasmo generale si incontravano draghe dismesse
in località sconosciute   il letto del fiume  a tratti SI TRASFORMAVA
mentre   uccelli sfrecciavano davanti ai nostri occhi come il martin
pescatore niticore,gabbiani aironi ,poiane  e molti altri.

    A Boara Pisani alcuni hanno pernottato in un piccolo albergo in riva al
fiume altri in tenda come al solito per tenere d'occhio le canoe.

    L'ultimo giorno il viaggio si e' un pò rallentato poiché il fiume
diventa  piatto mentre il vento rinforza  contrario  alle canoe.
 Si e'  ormai vicini al mare  nella provincia di Venezia .
      Il passaggio è caratterizzato da alti argini e dalle dighe i che
cambiano il livello dell'acqua consentendo il passaggio delle chiatte e che
stavolta si sono aperte anche per noi e ci hanno permesso il passaggio senza
scendere.

     Notevole  il percorrere i tratti del fiume che hanno subito un
incessante lavoro e cambiamento dalla mano dell'uomo sopratutto per evitare
inondazioni.

   Le chiuse che portano al Po e quelle che conducono al BRENTA offrono uno
spettacolo entusiastico ed un ragionamento sul territorio che non si puo'
avere da terra.

    Passando per canali e sul Brenta si e' giunti a Chioggia e quindi sul
tratto di laguna che separa la terra ferma dalle isole.
     LE CONDIZIONI METEO SONO CAMBIATE  con forte vento e onda.

   Dopo le ultime difficoltà, il viaggio si e' felicemente concluso
nell'isola di Pellestrina, ospiti presso l'oasi naturalistica di Ca' Roman,
gestita dalla LIPU.

E' stata una esperienza memorabile per tutto il gruppo.

  Il fiume riserva a chi lo percorre continue sorprese  allargandosi in
certe zone ricche di vegetazione quasi  come lago,  con continui assordanti
cinguetti.
   La trasformazione del territorio avvenuta attraverso il lavoro dell'uomo
sulle rive  nel corso dei secoli ha colpito il nostro immaginario. lungo il
tragitto c'e' un susseguirsi di meravigliosi paesetti con i loro svettanti
campanili che a volte si rispecchiano nell'acqua a volte ti accompagnano
appena nascosti dagli argini alti   che dopo Rovigo nascondono  le campagne
della pianura.

    Gli equipaggi erano over 25, ma rappresentativi dell'associazione , soci
di un ampia fascia di età compresa  dai 25 ai 75 anni, buona dimostrazione
che non ci sono limiti per la pratica della canoa canadese.

    DOPO QUESTA SPEDIZIONE , il SASS  sta  progettando il completamento
dell'altro pezzo
DI FIUME  dell'Adige, da  Bolzanao a Verona.